domenica 13 ottobre 2013

Sonda Voyager Oltre i Confini del Sistema Solare



La notizia è stata comunicata il 12 Settembre dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa in California. La sonda spaziale Voyager 1, l'oggetto costruito dall'uomo più lontano dalla Terra, ha attraversato lo spazio interstellare (lo spazio tra le stelle) abbandonando il Sistema Solare.
Gli scienziati all'inizio sono stati molto prudenti perchè avevano a che fare con una delle tappe più importanti nella storia delle esplorazioni. Stabilire ciò è stato possibile dopo un'analisi attenta dei dati sul plasma. Il plasma, o gas ionizzato, è l'elemento più importante che distingueva se Voyager 1 era dentro la bolla solare, conosciuta come l'eliopausa, che viene identificata dal flusso di particelle emanate verso l'esterno dal nostro Sole. 
Voyager 1 sta esplorando un luogo ancora più sconosciuto a 17 miliardi chilometri di distanza dal nostro sole. Le due sonde Voyager sono state lanciate nel 1977 e hanno visitato Giove, Saturno, Urano e Nettuno fino al 1989 fornendo utili informazioni sulla struttura di questi pianeti e dei loro satelliti oltre alle splendide immagini scattate da "breve" distanza.
Dal 1960, gli scienziati hanno identificato il confine del nostro sistema solare con la Nube di Oort, il regno delle comete. In questa regione la gravità di altre stelle comincia a dominare quella del sole. Ci vorranno circa 300 anni affinchè Voyager 1 raggiunga il bordo interno della Nube di Oort e circa 30.000 anni per volare al di là di essa. A causa di questa ambiguità, la squadra di Voyager ha ultimamente preferito parlare di spazio interstellare, che è precisamente lo spazio tra ogni stella.



Voyager 1, che sta lavorando con un alimentatore ormai esaurito, ha potenza elettrica sufficiente per mantenere la gestione degli strumenti scientifici fino 2020, che segnerà 43 anni di funzionamento continuo. A quel punto, i manager della missione dovranno iniziare a spegnere questi strumenti uno alla volta per risparmiare energia, con l'ultimo spegnimento intorno al 2025.

Voyager 1 continuerà l'invio dei dati per qualche anno ancora dallo spegnimento dell'ultimo strumento e dopo navigherà come un ambasciatore in silenzio. Tra circa 40 mila anni, sarà più vicino alla stella AC +79 3888 che al nostro stesso sole (AC +79 3888 è in viaggio verso di noi più velocemente di quanto siamo in viaggio noi verso di essa, così mentre Alpha Centauri è ora la stella più vicina, non lo sarà tra 40.000 anni).
Voyager 1 porta con sé un disco registrato di rame e placcato d'oro (il cosiddetto Voyager Golden Record) che contiene immagini e suoni della Terra. I contenuti della registrazione furono selezionati da un comitato presieduto da Carl Sagan. Le istruzioni per accedere alle registrazioni sono incise sulla custodia del disco, nel caso "qualcuno lo trovasse".


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